CHI SIAMO
COSPE
COSPE nasce a Firenze nel 1983 ed è un’associazione privata, laica e senza scopo di lucro. Oggi operiamo in 25 paesi con circa 70 progetti a fianco di migliaia di donne e di uomini per un cambiamento che assicuri lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli.
Per questo lavoriamo per nella promozione dei diritti delle donne e, in senso più ampio, per il rinnovamento democratico e partecipativo delle forme di governo e gestione del potere (donne e democrazia); lottiamo contro le discriminazioni ma anche per l’inclusione politica, sociale ed economica dei migranti (migrazioni); ci impegniamo per restituire alla terra la sua centralità per cambiare modo di produrre e consumare cibo, mettendo al primo posti la salute degli ecosistemi, delle economie locali, delle persone (ambiente e nuove economie).
Impegnati da sempre nella costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore, un mondo a tante voci, dove nell’incontro ci si arricchisca e dove la giustizia sociale passi innanzitutto attraverso l’accesso di tutti a uguali diritti e opportunità.
WEWORLD
WeWorld è un’organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi, compresa l’Italia.
WeWorld lavora in 158 progetti raggiungendo oltre 7,2 milioni di beneficiari diretti e 42,4 milioni di beneficiari indiretti.
È attiva in Italia, Siria, Libano, Palestina, Libia, Tunisia, Burkina Faso, Benin, Burundi, Kenya, Senegal, Tanzania, Mozambico, Mali, Niger, Perù, Bolivia, Brasile, Nicaragua, Guatemala, Repubblica Dominicana, Haiti, Cuba, India, Nepal, Tailandia, Cambogia.
Bambine, bambini, donne e giovani, attori di cambiamento in ogni comunità sono i protagonisti dei progetti e delle campagne di WeWorld Onlus nei seguenti settori di intervento: diritti umani (parità di genere, prevenzione e contrasto della violenza sui bambini e le donne, migrazioni), aiuti umanitari (prevenzione, soccorso e riabilitazione), sicurezza alimentare, acqua, igiene e salute, istruzione ed educazione, sviluppo socio-economico e protezione ambientale, educazione alla cittadinanza globale e volontariato internazionale.
Ha l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle autorità locali nell’attuazione degli SDGs dell’Agenda 2030 relativamente alla necessità conciliare sviluppo e sostenibilità, producendo sempre più energia pulita. A partire dalle città. Campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita, laboratori didattici nelle scuole, eventi pubblici, conferenze internazionali e scambi di buone pratiche sono alla base del progetto che si svolge in 14 paesi europei.
È un progetto europeo dedicato all’inclusione sociale e culturale dei cittadini di origine straniera residenti in Europa. Guidato dalla European Broadcasting Union, il progetto ha prodotto la terza edizione della serie di documentari New Neighbours, film che esplorano storie reali di nuovi incontri tra cittadini locali e cittadini appena arrivati, mostrando la complessità e la ricchezza dei processi di integrazione interculturali.
Sostiene le filiere produttive dei dipartimenti del Beni e del Pando nell’Amazzonia boliviana, un patrimonio ambientale indispensabile ma sfruttato per l’estrazione di oro, petrolio e legname, con conseguente minaccia alla vita delle comunità indigene. Il progetto si concentra dunque proprio sulla valorizzazione della sua biodiversità e della sua vocazione agroforestale.
Stand Up fopr Victims (Italia)
Ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei crimini d’odio tramite il rafforzamento di una rete di associazioni e servizi pubblici – in Italia, Austria e Croazia – con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi esistenti alle vittime.
Mira a far fronte ai problemi ambientali, economici e sociali dati dalla cattiva gestione dei rifiuti organici in Italia, Libano e Tunisia. Lo scopo è duplice: da una parte, quello di aumentare la raccolta differenziata e, dall’altra, quello di generare meno rifiuti, anche attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte a politici e cittadini.
Intende promuovere uno sviluppo rurale inclusivo e sostenibile nelle isole capoverdiane di Santiago e di Fogo.
Vuole garantire l’applicazione dei diritti economici e sociali della popolazione palestinese attraverso il miglioramento delle condizioni istituzionali, sociali e di rispetto del diritto internazionale per l’accesso sostenibile alle risorse e lo sviluppo sociale e solidale nelle aree di intervento.
Promuove l’empowerment socio economico sia delle donne rifugiate siriane che delle donne vulnerabili delle comunità libanesi di accoglienza. Vengono attivati corsi di formazione professionale, di alfabetizzazione finanziaria l’accesso al credito e la creazione di imprese sociali costituite da donne.
Progetto europeo che vuole diffondere una narrazione delle migrazioni bilanciata e libera da stereotipi, per contrastare l’aumento delle forme di odio e intolleranza, di diffidenza e paura nei confronti delle diversità. Dando voce ai giovani e ai migranti, coinvolgendo i giornalisti e le istituzioni, Ciak MigrACTION costruisce un’azione di informazione e sensibilizzazione sul contributo positivo delle migrazioni nella società europea, con l’obiettivo di smontare i pregiudizi e promuovere la convivenza e l’inclusione.
#RAP
RaP: Rhizome Against Polarization mira a prevenire la polarizzazione sociale e la radicalizzazione violenta in Europa e in particolare in Spagna, Austria e Italia, attraverso una metodologia di promozione dei diritti umani, del lavoro di comunità e del rafforzamento del ruolo della società civile. Il progetto mette in discussione le definizioni correnti di “Estremismo Violento” per includere in questa categoria tutte le forme assunte dal fenomeno ed evitare il rischio di stigmatizzazione di comunità specifiche.
Progetto di Educazione alla Cittadinanza Globale cofinanziato con il Programma Erasmus+, che si propone di diffondere buone pratiche educative sul dialogo interculturale, la migrazione e i diritti umani promuovendo un corretto uso di strumenti digitali e multimediali, per la creazione di una comunità educativa, inclusiva e multiculturale.
In qualità di cittadini di un mondo interconnesso, è responsabilità di tutti noi affrontare le sfide globali che il nostro pianeta sta attraversando. Le migrazioni e i cambiamenti climatici sono due temi su cui i riflettori sono accesi, ma su cui bisogna ancora fare luce. Fare ricerca, informare e sensibilizzare su come la filiera agroalimentare sia strettamente connessa a queste crisi globali, è l’obiettivo del progetto #GoEAThical, iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme). Siamo scesi al fianco di altre 15 organizzazioni, guidate da CIR (Christliche Initiative Romero e.V. ), con un unico obiettivo: creare un movimento di giovani europei che si battono per chiedere un nuovo modello di consumo, caratterizzato da catene alimentari sostenibili che rispettino i diritti dei lavoratori migranti e mitighino gli effetti del cambiamento climatico, oltre a ridurre fattori chiavi delle migrazioni, quali fame e povertà, modificando modelli di consumo che perpetuano disuguaglianze e accaparramento di risorse.
Stimolare i giovani europei a comprendere le complesse relazioni tra cambiamenti climatici e migrazioni per creare un movimento di persone informate, pronte a cambiare stile di vita e a richiedere nuove politiche di sviluppo è l’obiettivo di End Climate Change, Start Climate of Change – in breve #ClimateOfChange – l’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma DEAR (Development Education and Awareness Raising Programme). Modificare il proprio comportamento individuale però non basta: è necessario creare un network europeo di giovani che insieme si attivano per chiedere un cambiamento collettivo, a livello locale, nazionale ed europeo. Ad unire le forze per raggiungere lo scopo sono 16 organizzazioni europee guidate da WeWorld – tra organizzazioni della società civile, università e ONG – che dall’inizio del 2020 sono al lavoro per progettare in sinergia non solo ricerche e dibattiti nelle scuole e nelle università ma anche una campagna paneuropea di comunicazione e sensibilizzazione, online e offline, che interesserà milioni di ragazzi e ragazze dai 16 ai 35 anni che vivono in 23 stati membri dell’UE.
#InMarciaPerIlClima
Giovani e autorità locali contro il cambiamento climatico è un progetto co-finanziato dall’Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il progetto vede impegnate organizzazioni della società civile ed enti locali di nove territori italiani per lottare contro le sfide connesse agli impatti del cambiamento climatico favorendo l’impegno e l’attivazione concreta dei giovani attraverso attività formative, azioni locali e una petizione online.
Un programma per le nuove generazioni.
