Premio Giovanni Lo Porto, alla memoria del cooperante e collaboratore di GVC ucciso nel 2015 durante un’operazione statunitense anti-terrorismo. Il premio, del valore di 1.000 (mille) Euro, ha lo scopo di valorizzare quei documentari che raccontano gli sforzi eroici e la resistenza di uomini e donne che non arretrano di fronte a violenza e oppressione, ma promuovono valori come la solidarietà e il rispetto dei diritti umani, di pace e libertà.

A concorrere per il Premio Giovanni Lo Porto sono:

Isis, tomorrow. The lost souls of Mosul (Francesca Mannocchi, 80’, 2018, Italia)

Andrés Carrasco | Ciencia disruptiva (Valeria Tucci, 73’, 2019, Argentina)

A Plastic Surgery: Coca-Cola’s Hidden Secrets (Sandrine Rigaud, 53’, 2018, Francia)

The Tower (Clémence Michalon, 80’, 2018, Francia)

Mosul After the War (Anne Poiret, 60’, 2019’, Francia)

Gaza (Garry Keane, Andrew McConnell, 90’, 2019, USA)

Soyalism (Enrico Parenti, Stefano Liberti, 65’, 2018, Italia)

Free Men (Anne-Frédérique Widmann, 90’, 2019, USA)

The Empire of Red Gold (Jean-Baptiste Malet, Xavier Deleu, 54’, 2017, France)

In Limbo (Anja Dalhoff, 55’, 2019, Danimarca)