Terra di Tutti Photo Contest

Benvenuti alla prima edizione del Terra di Tutti Photo Contest, concorso fotografico per reportage e scatti
singoli dal sud del mondo, organizzato a Bologna da COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi
Emergenti) e GVC (Gruppo di Volontariato Civile), due ong impegnate da decenni nella cooperazione
internazionale allo sviluppo, in collaborazione con Associazione FotoViva e Shoot4Change.
Arrivati alla quinta edizione del Terra di Tutti Film Festival, quattro giorni di cinema sociale e documentari dal
sud del mondo, abbiamo deciso di aprirci al mondo della fotografia e del fotogionalismo d’inchiesta,
valorizzando il lavoro di tanti fotoreporter italiani e stranieri che ogni giorno raccontano per immagini la
cronaca di questo pianeta e le sue più profonde trasformazioni, viaggiando dai muri invisibili della “fortezza
Europa”, alle rapide trasformazioni africane, dalle miniere profonde dell’America Latina ai conflitti latenti
mediorientali; e poi ancora l’ambiente sconvolto, l’informazione sotto minaccia e le nuove povertà. Dei 48
reportage arrivati al bando di concorso, questi sono i tre finalisti 2011 che verranno premiati durante la quinta
edizione del Terra di Tutti Film Festival 2011.


Nel suo reportage, Luca Sgamellotti denuncia il degrado dei “nuovi schiavi” che vivono, lavorano, allevano i
propri figli in pochi metri quadri all’interno delle fabbriche gestite dalla comunità cinese. Scatti rubati con una
macchina fotografica nascosta per immortalare lo sguardo dei bambini, gli ambienti traboccanti di merce e
macchinari, i momenti di vita faticosamente sottratti al ciclo continuo della produzione.
Per realizzare “L’acqua di tutti”, il fotografo Claudio Sica si è invece recato nel Sud dell’Etiopia, dove vivono i
pastori seminomadi Borana. Nelle distese aride e battute dalla siccità, secolari pozzi d’acqua scavati a mano
nella roccia, conosciuti come “pozzi cantanti”, costituiscono un mezzo fondamentale di sopravvivenza e un
simbolo d’eguaglianza per questo antico popolo. I pozzi sono infatti mantenuti in attività grazie alla
collaborazione di tutta la comunità e non esistono discriminazioni nell’accesso alle loro acque.
Ana, Jair e i loro quattro figli raccontati da Eloisa D’Orsi passano il giorno a mendicare per le strade di Bogotà
e la notte in un albergo abitato da prostitute e sniffatori di colla. Sono “desplazados”, profughi interni giunti
nella capitale colombiana dopo essere stati costretti da guerriglieri o mercenari assoldati dai latifondisti, ad
abbandonare la loro casa e la loro terra.

Scarica in pdf il Regolamento in italiano e la Scheda di partecipazione

Regolamento Photo Contest
Reglement Photo Contest
Regulamento Photo Contest

Registration Form