Negli ultimi anni, un crescente gruppo di prostitute illegali dall'Africa occidentale si è stabilito nelle periferie delle grandi città, sia nei Paesi Bassi che nel resto d'Europa. Le donne vengono qui per sfuggire alla povertà, alla ricerca di una vita migliore e nuove prospettive. Sognano ricchezze. Ma per la maggior parte di loro, l'avventura europea è una delusione che finisce quando volano in Nigeria a mani vuote.

Karin Junger, cresciuta in Belgio, vive attualmente in Olanda. Ha frequentato la scuola secondaria a Bruxelles, ha studiato lingua e letteratura francese ed è specializzata in comunicazione di massa presso l'Università di Amsterdam. Ha seguito la formazione per dirigere drammaturgia al Maurits Binger Film Institute di Amsterdam. Il suo primo documentario ha vinto il prestigioso premio Joris Ivens, i suoi film di fiction sono stati premiati con l'Orso d'argento alla Berlinale e un Gouden Kalf al Festival olandese. Il suo lavoro ha un forte senso di urgenza e un forte impegno sociale. Nel 2006, ha fatto di "Bolletjes cinematografiche blues" il primo film musicale urbano nei Paesi Bassi.

Evento in collaborazione con Gender Bender 

Anche quest’anno, il TTFF chiude i battenti con la presentazione di un lungometraggio fuori concorso, in anteprima a Bologna in collaborazione con Gender Bender, festival internazionale che presenta al pubblico italiano gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea, legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale, organizzato da Il cassero gay lesbian center di Bologna. Per la 12° edizione di Gender Bender (dal 25 ottobre al 01 novembre 2014 a Bologna) è tempo di super eroi. Il festival è la giusta occasione per mostrare al mondo - in maniera fiduciosa - l'unicità dei desideri e delle identità, tenute forse un po' troppo a lungo segrete. É il momento opportuno per rivelare quei caratteri peculiari che rendono speciale e super ciascuno di noi. Questa edizione è una visione a volo d'uccello e a velocità supersonica sulla bellezza e la fragilità del genere umano e sulle tante storie che ne costituiscono la straordinaria e sorprendente ricchezza e varietà.