L’edizione 2020 del Terra di Tutti Film Festival, organizzato da COSPE e da WeWorld a Bologna, si è conclusa domenica scorsa e i numeri parlano chiaro, la scommessa di organizzare un festival dal vivo, anche nel 2020, è stata vinta. Nei giorni del festival sono stati oltre 600 gli spettatori che hanno fruito delle proiezioni nei cinema di Bologna, 170 gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato al matinée e 120 i giornalisti presenti alle due sessioni di formazione.
E poi c’è il web. Più di 10mila persone hanno visto almeno uno dei 27 film messi a disposizione sulla piattaforma streaming e oltre 8000 persone hanno seguito i webinar e seminari dalle pagine social del festival. Circa 113mila persone hanno interagito con il festival su Facebook: una moltitudine partecipe e consapevole, che ci permette di rilanciare sempre più forte la voce degli invisibili del pianeta.
“Dopo un lungo giro del mondo, dalle estrazioni di gas in Siberia al teatro sociale in Nicaragua, dalla Cambogia all’Amazzonia, siamo giunti alla fine della 14a edizione di TTFF. È stata un’edizione ricca di stimoli, gratificazioni e scambi, sempre più consapevoli che la nostra missione di parlare degli “invisibili agli indifferenti” è fondamentale e ormai un bene comune, che condividiamo con migliaia di spettatori attivi e reattivi in tutto il paese”, afferma il direttore del TTFF, Jonathan Ferramola.
“Si è conclusa un’edizione del Terra di Tutti Film Festival difficile ed entusiasmante al tempo stesso. Abbiamo avuto la possibilità di presentare alla città di Bologna, ma anche a un pubblico più ampio grazie allo streaming e alla contemporaneità degli eventi on line, i temi che ci stanno a cuore: la diversità nei media, il protagonismo delle persone di origine straniera in Italia, i diritti degli ultimi, in Italia e nel mondo, i cambiamenti climatici, la situazione dei popoli indigeni amazzonici ai tempi del covid, la complessità delle vittime di tratta in Cambogia e i tanti conflitti ancora presenti in tutto il mondo. Proiezioni, dibattiti, eventi e tanti ospiti. La risposta del pubblico, dal vivo e on line, è stata forte e intensa. E tutto questo ci fa capire che siamo sulla strada giusta, che parlare di temi apparentemente complessi non è impossibile e che il cinema, i documentari, i reportage fotografici sono strumenti eccezionali per un dibattito vivo sulle tante “invisibilità” nella nostra società. Siamo già pronti per la 15esima edizione”. Dichiarano Anna Meli, direttrice Dipartimenti Italia e Comunicazione di COSPE e Dina Taddia, Consigliera Delegata di WeWorld.
I premi assegnati
In questo video sono raccolte le motivazioni delle 5 giurie di qualità che hanno assegnato i premi 2020.
Il Premio Benedetto Senni 2020 è stato assegnato a
Balolé, The Golden Wolf di Aïcha Chloé Boro, Burkina Faso, 2019, 65’
Il Premio Giovanni Lo Porto 2020 è stato assegnato a
#387 di Madeleine Leroyer, Francia, 2019, 62’
Premio Storie di giovani invisibili 2020 assegnato da Emil Banca a
Walled Citizen di Sameer Qumsiyeh, Palestina, 2019, 79’
Premio Voci di donne invisibili 2020 assegnato dai soci di Coop Alleanza 3.0 a
Magar Women di Rosario Simanella, Italia, 2019, 59’
Menzione DamsLab 2020 assegnato dagli studenti del Dams a
The Milky Way, di Luigi D’Alife, Italia, 2020, 84’
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Terra di Tutti Film Festival nasce per parlare di diritti umani e ascoltare voci dal mondo invisibile con 30 film da 22 paesi, oltre 10 eventi off, riflessioni e dibattiti sui diritti umani, lotte ambientali, conflitti, migrazioni. Le pellicole sono state proiettate in quattro sale della città, Vag61, Cinema Odeon, Cinema Tivoli e Cinema Lumiere, e in streaming su una piattaforma dedicata: terradituttifilmfestival.stream. Decine gli eventi dal vivo e in streaming: talk, webinar, la performance sul cambiamento climatico realizzata dall’artista Andreco e una camminata della memoria. Tanti gli ospiti che hanno reso speciale l’edizione 2020, tra i quali Igiaba Scego, Elly Schlein, Sandro Veronesi, Francesca Vecchioni, Fabio Bucciarelli, Camilla Miliani, Maura Gancitano, Takoua Ben Mohamed.
Terra di tutti Film Festival è la rassegna di cinema sociale che nasce a Bologna nel 2007 da COSPE, associazione nata a Firenze nel 1983 e che oggi lavora in 25 Paesi del mondo con circa 100 progetti per lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli, e WeWorld, organizzazione con sede a Bologna e Milano che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e comunità locali in 27 Paesi inclusa l’Italia.
Dal 2007 il Terra di Tutti Film Festival porta a Bologna documentari e cinema sociale dal sud del mondo, con l’obiettivo di dare visibilità alla realtà di quei Paesi, popoli e lotte sociali che sono “invisibili” nei mezzi di comunicazione di massa. Partecipano al festival le opere audiovisive documentarie e docufiction il cui taglio narrativo è incentrato sulla lotta per l’uguaglianza dei diritti, il genere, la difesa della libertà, la cittadinanza attiva, la coscienza ambientale ed ecologica. Il Terra di Tutti Film Festival vuole offrire visioni del sud senza retoriche, censure o pietismi, ma con l’idea che solo uno sguardo lucido, reattivo e mai rassegnato delle realtà che ci circondano possa portare a cambiare il presente ed inventare futuri. Anche attraverso il cinema.