terra di tutti film festival
"voci dal mondo invisibile"
13ª edizione | 10-13 ottobre 2019
Bologna - Firenze
Cosa sarebbe Ottobre senza il Terra di Tutti Film Festival?
E’ tutto pronto per la decima edizione del Terra di Tutti Film Festival, che torna a Bologna dal 12 al 16 ottobre con circa 60 proiezioni italiane ed estere, più di dieci diverse sezioni tematiche (sport, questioni di genere, agricoltura, diritti del lavoro, ambiente, migrazioni, integralismi e diverse spiritualità, conflitti recenti e contemporanei, mass media) e molti eventi “Off” che portano il TTFF nei diversi luoghi della città. Quest’anno avremo un occhio particolare per l’economia sociale e solidale, alternativa alle ingiustizie che vediamo in troppe parti del mondo, Italia inclusa, ma per festeggiare la nostra storia e guardare alle sfide future, abbiamo scelto i migliori film arrivati a concorso sui temi caldi e importanti sui quali abbiamo cercato di tenere viva l’attenzione in tutti questi anni.
Inauguriamo i festeggiamenti iniziando da dove il Terra di Tutti Film Festival è partito, dieci anni fa, con la sessione speciale “10 anni di Fortezza Europa” con i vincitori e i migliori tra i selezionati delle passate edizioni del Festival sul tema delle frontiere e dei migranti. Storie di confine e di integrazione in Italia e in tutto il mondo. Tra i titoli “Alysia nel paese delle meraviglie” di Simone Amendola, che dopo aver presentato il suo cortometraggio “Zaza, Kurd” all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, sarà membro della giuria del Premio Lo Porto. E “A Sud di Lampedusa” di Andrea Segre in concorso nella prima edizione del 2007, che verrà commentato dal regista e dal giornalista Stefano Liberti, membro della giuria del Premio Senni. In concorso invece, sempre legati al tema delle migrazioni e dei rifugiati, “Sul Fronte del Mare” di Raffaella Cosentino, “Sponde. Nel sicuro sole del Nord” di Irene Dioniso e “Echoes of the shadows” della libanese Dima Al Joundi (che sarà presente a Bologna) toccante racconto sulla vita di tre artisti siriani, catapultati a Beirut come rifugiati in fuga dalla guerra. Sempre legati al tema delle migrazioni, sviscerando gli orrori da cui si fugge, presentiamo “Boko Haram. Le origini del male” nuova e sempre coraggiosa opera di Xavier Muntz (vincitore dello scorso anno) e il profondo “Girls War”, di Mylene Sauloy, prodotto da Arté TV France, sulla battaglia militare ma soprattutto ideologica portata avanti dalle combattenti curde contro l’Isis.
La serata inaugurale è invece tutta dedicata ad un’altra importante tematica, che ci è sempre stata a cuore e che sfilerà durante le diverse giornate: l’agricoltura, sia quando diventa sfruttamento umano e ambientale, sia quando invece è una risorsa sociale ed economica. Proietteremo l’anteprima di “The Harvest”, docu-musical sperimentale sulla drammatica vita delle comunità sikh stanziate stabilmente nella zona agricola dell’Agro Pontino, vittime di caporalato e costanti violazioni dei diritti umani e lavorativi, prodotto da SMK VideoFactory di Bologna, per la regia di Andrea “Paco” Mariani. Il discusso tema del fracking sarà sviscerato con “High cost of cheap gas” e il land grabbing con “Et maintenant nos terres”, mentre ricordiamo che in Africa si muore ancora per la febbre dell’oro, come nel Benin di “Nobody dies here”. Fra le nostre Visioni di Terra anche i corti di Francesca Comencini in “Nuove Terre”.
Nell’anno delle Olimpiadi non poteva mancare un focus speciale sullo sport. Le nostre “Visioni Olimpiche” verranno celebrate con una serata speciale dedicata a “Sport, diritti e integrazione”: in collaborazione con il Bologna F.C. proietteremo il documentario girato in Ghana “Godfred”, la storia del centrocampista rossoblù Godfred Donsah arrivato dal Ghana a Lampedusa passando per il deserto in Libia fino a raggiungere i campi della serie A con il Bologna. Lo sport come emancipazione al femminile verrà toccato in due belle produzioni provenienti dal continente africano: “Tanger Gool” di Juan Gautier che, tra fiction e realtà, racconta la storia della squadra di calcio femminile di Tangeri; “Boxgirls” sulle donne che partono dai guantoni per lottare contro le discriminazioni di genere in Kenia. E il calcio ritorna protagonista con “Loro di Napoli” di Pierfrancesco Li Donni, sulla squadra dell’Afro-Napoli United in una proiezione organizzata in collaborazione con Kinodromo.
Non mancheranno le matinée per le scuole di Bologna, venerdì e sabato mattina, e le visioni per bambini e ragazzi, in collaborazione con Schermi e Lavagne della Cineteca del Comune di Bologna il sabato e la domenica pomeriggio, dove presenteremo diversi corti di animazione. Novità di quest’anno è la Menzione Giovani, premio in collaborazione con il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che verrà assegnato al film più votato dalla giuria composta dagli studenti che assisteranno alle proiezioni mattutine.
Tanti i film, ma anche tanti gli ospiti e gli eventi, in collaborazione con i soggetti che in città hanno spiccate sensibilità sociali, innovative e culturali, dall’associazione Kilowatt a Kinodromo, da Cantieri Meticci a Dynamo, passando per Africa e Mediterraneo, la squadra Hic Sunt Leones della palestra popolare del TPO a UISP e DER- Documentaristi Emilia Romagna.
Insieme al sostegno dell’Unione Europea ed al patrocinio del Comune di Bologna c’è il fondamentale appoggio della Regione Emilia Romagna, che attraverso l’Assessorato alla Cultura e al lavoro della Film Commission rendono la nostra regione sempre più prolifica e stimolante nel settore audiovisivo: sono questi i partners istituzionali che rendono possibile da dieci anni un festival che ha l’ambizione di accendere i riflettori su tematiche e comunità dimenticate o in difficoltà, che spesso non hanno voce né volto, senza dimenticare la qualità audiovisiva e perché no, l’intrattenimento.
GLI OSPITI E LE GIURIE DEL TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL 2016
Come lo scorso anno, tre sono i premi del Festival, ognuno dotato di 1000€:
-premio Lo Porto, per il miglior prodotto audiovisivo per i diritti umani e in difesa della pace; dedicato al collega e amico Giovanni Lo Porto, ucciso da un raid ad opera dei droni USA mentre si trovava in ostaggio dei talebani in Pakistan, il 15 gennaio del 2015. Membri della giuria: Takoua Ben Mohamed, illustratrice; Simone Amendola, regista; Giorgia Boldrini, DER- Documentaristi Emilia Romagna; Nelson Bova, giornalista RAI. Presidente: Saleh Bakri (Tel Aviv), attore
- premio Susy, per il miglior audiovisivo sull'economia sociale e solidale, sulle buone prassi di sviluppo alternativo e nuove pratiche di economia circolare. Componenti della giuria: Antonio Martino, documentarista e regista, Jason Nardi, attivista e coordinatore di RIPESS Europe e Pietro Raitano, giornalista e direttore della rivista AltrEconomia.
-premio Senni, per il miglior audiovisivo su sviluppo sostenibile e lotta alla povertà, dedicato alla memoria del cooperante e agronomo Benedetto Senni, scomparso in Africa alcuni anni fa. Componenti della giuria: il direttivo dell’associazione Premio Benedetto Senni, in collaborazione con il giornalista Stefano Liberti.
Tanti gli ospiti del festival, fra cui: Andrea Segre (regista), Benoit Bringer (Francia, regista e giornalista, di PARADIS FISCAUX, LA CASSE DI SIECLE), Valerio De Cesaris, professore Università di Perugia; Barbara Schiavulli (giornalista), Raffaella Cosentino (regista di SUL FRONTE DEL MARE e giornalista RAI), Mylène Sauloy (Francia, regista di GIRLS WAR), Marco Omizzolo, sociologo, Bhangra Vibes, gruppo di danza Bhangra, Dima AL-Joundi (Libano, regista di ECHOES OF THE SHADOWS), Orhan Tekeoglu (Turchia, regista di EXTRAORDINARY PEOPLE), Andrea Gautier (Spagna, produttrice di TANGER GOOL), Pierfrancesco Li Donni (regista di LORO DI NAPOLI), Irene Dioniso (regista di SPONDE. NEL SICURO SOLE DEL NORD), Antonio Martino (regista di THE BLACK SHEEP, fuori concorso), Sameer Qumsiyeh (Palestina, regista di CONNECTED), Famara Karfa Diallo (Senegal, regista di VIVRE DIGNEMENT DE SA TERRE).
Buone visione a tutti e… non mancate!