terra di tutti film festival
"voci dal mondo invisibile"
CHOUCHA, AN UNFATHOMABLE INDIFFERENCE
SOPHIE BACHELIER, DJIBRIL DIALLO
FRANCIA | 2016 | 50'
Un campo nella Tunisia meridionale, Choucha. Il deserto. Il 30 giugno 2013 il campo è stato chiuso: acqua e elettricità sono stati tagliati. Anche le Organizzazioni Non Governative si sono ritirate, e con loro è terminata anche l’assistenza sanitaria. Ci sono, però, ancora più di 700 sfollati che sono fuggiti dal conflitto libico: rifugiati senza nessun paese in cui andare e le cui richieste d’asilo, respinte, sopravvivono da ormai due anni e mezzo in quel luogo fantasma. Dopo aver subito un attacco al campo da un vicino villaggio, i rifugiati, le cui carte ormai sono scadute, rifiutano di integrarsi nella località tunisina vivendo intrappolati in una situazione kafkiana. Cosa dovrebbero fare? Cercare di sopravvivere nel deserto o tentare il percorso marittimo che dalla Libia li porterebbe a Lampedusa? Attraverso le testimonianze di questi rifugiati, ripensiamo alle strategie adottate per aiutare e proteggere le vittime dei conflitti. Come mai il sistema pensato per proteggerli finisce poi per escluderli?
Sophie Bachelier è una fotografa e regista, laureata in Arti Decorative a Parigi e con un Master in Etnologia. Si interessa di come la storia collettiva si inserisce nella vita dei singoli individui trasformandola in maniera radicale. I suoi lavori si concentrano sui temi della memoria, dell’esilio e della ricerca del proprio passato privilegiando le parole, ma anche i silenzi, molto spesso più significativi, dei protagonisti delle sue storie. Il suo film “MBÀKK MI, il respiro dell’oceano” sull’emigrazione illegale in Senegal vista dalla prospettiva di chi rimane sulla riva, di mogli e madri, ha ricevuto una menzione speciale per il Miglior Lungometraggio Documentario della Giuria Anna Politkovskaya al 30° Créteil Women’s Film Festival.
Djibril Diallo è giornalista e scrive dell’Africa e del mondo arabo. Ex vice direttore del sito web Taqadoumy, è coordinatore e presentatore di programmi sui diritti umani per Radio Citizen. Co-autore della serie "Genocidio e reati di complicità in Mauritania", Diallo è stato giornalista investigativo in arabo anche per Nawaat, sito di notizie tra i più letti in Tunisia. Ha scritto più volte sul campo CHOUCHA. Attualmente lavora come giornalista e regista in Francia. È anche corrispondente per il nuovo giornale degli Emirati, Al Etihad (Cultura).