terra di tutti film festival
"voci dal mondo invisibile"
Al TTFF la guerra a Gaza e le questioni di genere
Da Gaza a Belgrado, da Cuba a Tunisi, da Pechino all’Argentina: sono tanti i Paesi illuminati dai riflettori del Terra di Tutti Film Festival durante la sua terza giornata di venerdì 10 ottobre, che si svolgerà al Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65/B), con proiezioni dalle ore 14 fino a mezzanotte.
Si inizia alle ore 14.00 con la sessione “Youth Act”: la proiezione di tre cortometraggi realizzati da studenti di tre scuole superiori di Italia, Francia e Germania è seguita dal documentario Oficina de Arte di Miko Meloni (45’), sui laboratori di creazione artistica organizzati per alcuni bambini del Mozambico. Successivamente tocca a Oltre il confine (12’), il docu-clip inedito firmato da Agnese Mattanò con i ragazzi dell’Istituto penale minorile di Bologna, che descrive una corsa senza fine, metafora della vita di questi giovani.
Alle ore 15.30 il focus “Transguardi” affronta le questioni di genere, con due film proiettati in collaborazione con ilMovimento di identità transessuale: When I was a boy, I was a girl di Ivana Todorovic (30’) descrive la vita di un transessuale di Belgrado, mentre è girato a Ballarò, quartiere popolare di Palermo, Chi vuoi che sia di Davide Vigore e Riccardo Cannella (30’).
Alle ore 17.00 si vola in America Latina con i tre cortometraggi Padre di Santiago “Bou” Grasso (11’), Los Marcianos Llegaron Ya di Rita Brugnara, Piero Corva e Avi Basuki (10’) e Ecuador, con los ojos cerrados di Daniel Chamorro (19’). Si concentra invece sui conflitti africani la sessione delle ore 18.00: Bamako, year 0 di Julien Fiorentino e Stanislas Duhau (55’) parla della vita nella capitale del Mali, paese in profonda crisi economica e civile, mentre Non guardarci di Souheil Bayoudh (30’) racconta la repressione provocata dalla legislazione antidroga in Tunisia. Dalle ore 17.30 si aprono inoltre i laboratori per bambini curati da Lacussini, in cui i più piccoli saranno guidati nella creazione di fantasiosi nidi per uccellini.
Un evento collaterale del festival è in programma dalle ore 19.00 al Vag 61 (via Paolo Fabbri 110) con una cena sociale per il finanziamento del documentario La mia ascia di guerra sul partigiano Rino, di cui verranno proiettati alcuni estratti.
Alle ore 20.00, continuano le proiezioni al Cinema Lumière con il focus “Il mondo in corto” e tre cortometraggi arrivati da India, Giordania e Egitto. Alle ore 20.45, la sessione sulle condizioni nella Striscia di Gaza si apre con la proiezione di About Gaza (21’), il documentario di Simone Camilli, il videoreporter rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba nella Striscia, firmato con Pietro Bellorini, che sarà presente in sala. Attraverso le immagini, gli autori raccontano la vita dei palestinesi, il problema dell’approvvigionamento di acqua e gli ostacoli nella gestione dei fabbisogni quotidiani. È stato girato a Gaza City anche Striplife (60’), documentario realizzato da un collettivo di artisti bolognesi che narra le vite di uomini e donne capaci di tenerezza e sorrisi, determinati a non soccombere a condizioni che appaiono impossibili.
La giornata si conclude con il focus “Guardando ad est”, che dalle ore 22.30 prevede la proiezione di tre documentari sull’Estremo Oriente: 2306 di Yongquan Ke e Jiaxi Hou (30’), ambientato a Pechino, Kamlahari, Nepal’s stolen childhood di Christoph Schwaiger (52’) sulla vita nelle terre fertili del Nepal, e When elephants dance the grass gets beaten di Jan Van Den Berg (25’), che si concentra sulla Cambogia e sulla situazione drammatica di molte aziende a conduzione familiare.