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terra di tutti film festival

Documentari e cinema sociale del sud del mondo

10ª edizione | 12-16 ottobre 2016

Lunedì 15 Febbraio 2016

TTFF @ MondovisioniBO al Kinodromo

La realtà criminale messicana fra Narcos e Breaking Bad

Vi siete mai chiesti perchè sui giornali si parla tanto della guerra in Siria e così poco della guerra in Messico? Perchè, in Messico c'è la guerra?

C'è la guerra, si, micidiale, spietata e illegale, come tutte le carneficine, ma soprattutto difficile da fermare, perchè è molto complesso distinguere i buoni dai cattivi. Una guerra difficile da raccontare, perchè non è religiosa, non è identitaria e nemmeno politica. E' una guerra economica e territoriale: una guerra in cui chi paga la corsa, usa "fiches" grondanti di sangue innocente! La guerra dei cartelli delle droghe del Michoacan, un pacifico stato a nord di Città del Messico, divenuto ormai la nuova Colombia: terra di mafie, contrabbandieri, gruppi armati e violenze civica che sembra senza fine.

Cartel Land di Matthew Heineman è un documentario che prova a raccontare questa vicenda con forza e passione, partendo da quei vischiosi territori di nessuno in cui decine e decine di cronisti sono morti per aver cercato di indagare la verità e migliaia di cittadini sono inermi di fronte alle mattanze, dell'esercito corrotto da un lato, e dai cartelli del narcotraffico dall'altro. Lo scenario è noto: vicende di narcotraffico latinoamericano, con lo Stato corrotto e fiumi di droga prodotta e confezionata in Messico dai temibili Caballeros Templares, una costola armata e assassina de La Familia, nata già negli anni '80 come gruppo di vigilantes con lo scopo dichiarato di dare la caccia a criminali e spacciatori di droga per aiutare la grave situazione sociale nel Michoacán. Da allora, costruendosi un mito su questa reputazione, il potere nel frattempo acquisito la portò a diventare una vera e propria banda criminale...in un circuito senza fine. Potere, droga e controllo del territorio.

Ed il regista non si limita a raccontare, entra in campo, sfida pallottole e scontri, in un vortice di narrazione che lo porta a varcare più volte il confine più ardente del pianeta e cercare di capire come vivono questa "invasione" dall'altro lato: con le medesime paure, frustrazioni, violenze. In una storia senza fine: per dirla con i cocineros di metanfetamine che aprono e chiudono il film e che ricordano tanto gli eroi di Breaking Bad, " siamo bloccati in un circolo fermo, immobile, in cui nessuno realmente vuole cambiare le cose. Adesso la fortuna è dalla nostra parte, poi chissà...."

Un film candidato agli Oscar, e che speriamo vinca...e che aiuti a capire e riflettere, soprattutto nella sponda nord del mondo, che Cartel Land in Messico si traduce con sfruttamento, violenza e povertà!