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terra di tutti film festival

Documentari e cinema sociale del sud del mondo

10ª edizione | 12-16 ottobre 2016

Lunedì 14 Ottobre 2013

I vincitori del TTFF 2013

La società congolese, in perenne bilico sul conflitto, raccontata tramite le parole, in gesti, delle persone sordomute. E poi la realtà storica del colonialismo e dei suoi effetti sulle identità, tradotti in un documentario sul sistema scolastico del Burkina Faso che confronta lingue, tradizioni, metodi e pratiche educative.

Sono stati due film sull’Africa a vincere i premi come migliore produzione italiana e internazionale del TTFF2013. Due pellicole che rappresentano appieno lo spirito e la missione del festival: scavalcare gli stereotipi dei media mainstream per raccontare la complessità della realtà sociale, trovare il Sud del Sud, i rifiutati e i discriminati nelle situazioni di crisi e conflitto, coloro che necessitano di più voce.
Da sinistra a destra: Malick Kaire Gueye, Sheriff Bah, Jonathan Ferramola, Manuel Soriano, Arezki Mohammed Hamidi, Stefania Piccinelli.
Due le ulteriori menzioni attribuite a pellicole italiane, per l’attualizzazione di un tema scomodo e dimenticato dai media nostrani come gli strascichi del conflitto etnico tra serbi, albanesi e serbi-kosovari del documentario d’inchiesta Kosovo vs Kosovo di Valerio Bassan e Andrea Legni, e Il Rifugio, di Luca Cusani e Francesco Cannito, per la capacità di raccontare i CIE italiani fuor di retorica e costruire un racconto personale e toccante.

Il premio in memoria dell’agronomo e cooperante Benedetto Senni, storico premio del TTFF, va invece a Hamou Beya - Pecheurs de Sable, vivido e lucido racconto dei volti e del lavoro intorno a un tratto del Niger, messo in pericolo da uno sviluppo incontrollato.