Si apre giovedì 11 ottobre la quattro giorni di proiezioni gratuite del Terra di Tutti Film Festival: appuntamento al cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) con i video sulle migrazioni nel Mediterraneo e i reportage vincitori del Premio Ilaria Alpi. Ospiti della serata, il direttore del Premio Francesco Cavalli e il giornalista esperto di migrazioni Gabriele Del Grande.

Dopo il buffet d’apertura (ore 18,30) e la cerimonia inaugurale (ore 19,30), le proiezioni iniziano alle 20,00 con una sessione dedicata alle frontiere invisibili della “Fortezza Europa” a cui parteciperà anche Del Grande. Sul grande schermo le testimonianze dei migranti africani giunti nel canale di Sicilia e qui respinti verso la Libia, raccolte nel pluripremiato “Mare chiuso” di Andrea Segre e Stefano Liberti e due episodi di “La vita che non Cie”, il doc in cui Alexandra D’Onofrio ha raccolto le storie dei migranti rimasti vittime delle leggi italiane.

Alle ore 22,30 il festival incontra il Premio Ilaria Alpi e il suo direttore Francesco Cavalli, con la proiezione del reportage vincitore del Premio 2012 "Spazzatour" di Emilio Casalini, trasmesso da Report e dedicato al riciclo dei rifiuti italiani in Cina. “The nigerian connection” di Chiara Caprio, Juliana Ruhfus e Orlando von Einsiedel, finalista tra i doc stranieri, è invece un viaggio dentro lo sfruttamento delle donne nigeriane in Italia.

Nella stessa giornata la Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72) ospita lo speciale “Pillole verdi”, dedicato alla tutela delle foreste: alle ore 17,00 “Bigpela Bagarap (Big damage)”, doc ambientato in Papua Nuova Guinea in cui David Fedele svela lo sfruttamento e la deforestazione causati dalle compagnie di legname. Una rivoluzione informatica nel centro della selva ecuadoriana è raccontata in “Amazonia 2.0” di Sandro Bozzolo, Cecilia Maria Reyes e Alessandro Ingaria. “Pillole verdi” continua venerdì 12 ottobre con un convegno e un workshop sulla gestione sostenibile delle foreste.

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