A partire dalla vicenda del Titanic, riletta come metafora della crisi non solo economica ma anche di valori che l’Europa sta attraversando, Cantieri Meticci propone, nell’ambito del TTAF, due diverse modalità artistiche per generare un confronto e una progettualità condivisa tra cittadini e migranti:
7-8-9 ottobre, dalle 18 alle 23 c/o il Centro Interculturale Zonarelli: 3 giorni di workshop teatrali che accolgono italiani e rifugiati per creare, insieme, materiali artistici e narrativi a partire da domande quali: che ruolo possono giocare l’arte e la cultura in questi nostri tempi di crisi? Quali sono “gli iceberg” che hanno colpito il nostro mondo? Quale contributo può dare chi arriva da altri mondi ai tentativi del nostro di restare a galla? Quali innovazioni possono nascere dall’affondamento?
– 10 e 11 ottobre, 4 repliche (ore 17.30 e ore 21.30) dello spettacolo “Il violino del Titanic” c/o la sala DMS (via Azzo Gardino). Spettacolo interattivo che, ispirandosi al capolavoro “La fine del Titanic di H. M. Enzensberger”, fa salire gli spettatori a bordo della “stessa barca” con gli attori-rifugiati per far loro sperimentare da dentro le dinamiche, le azioni, le domande che l’affondamento di un mondo e la lotta per salvarsi generano.

Regia e drammaturgia Pietro Floridia

Assistente alla regia Alice Marzocchi

Coreografie Yuliya Vorontsova

Video Fulvio Rifuggio

Prenotazione obbligatoria c/o :

PUNTO INFO @PIAZZA SAN FRANCESCO:
dal 5 ottobre dalle ore 13
dal 6 all’11 ottobre dalle ore 11 alle ore 20

PUNTO INFORMATIVO @LUMIERE
9, 10 e 11 ottobre dalle ore 15 alle ore 22.lo o un testo.

(Le prenotazioni non sono gestite dai Cantieri Meticci)