Giugno 2013- “Ogni luogo è Taksim, ogni luogo è rivoluzione” era lo slogan urlato a squarciagola nei maggiori centri urbani turchi: Istanbul, Ankara e Izmir.

Alla scoperta di nuove realtà che hanno saputo mettersi in discussione partendo dall' esigenza di costruire dei percorsi di lotta contro l'oppressione di un governo sempre più sordo. La moschea e il centro commerciale sono diventati i nuovi simboli della politica turca. Un modello ‘islamo-.capitalista’ fondato sul ruolo preponderante della religione e sull’esasperazione di uno sviluppo urbano ed economico che non è sostenibile né dall’ambiente né tanto meno dai suoi cittadini.

Sveleremo l'altra faccia della medaglia parlando con chi direttamente ha costruito e partecipato alle giornate di Gezi Park che hanno contraddistinto l'ultimo anno turco.

Direttamente dalla Turchia, dalla piattaforma Taksim Solidarity ne parleremo con Firat Genc e Bengi Akbulut del collettivo Mustereklerimiz.