Resistenze contemporanee, donne e uguaglianza di genere 

Tra i tantissimi temi del TTFF10 uno sguardo particolare sarà dedicato alle donne e specialmente alle coraggiose combattenti curde impegnata contro l’ISIS. Storie di resistenze contemporanee, di donne che imbracciano le armi per combattere una società patriarcale e un sistema di oppressione e dominazione. E non solo a colpi di arma da fuoco ma, in maniera forse più importante, anche con una formazione teorica ed ideologica. Cambiare la storia del Medio Oriente e costruire una società democratica basata sull’uguaglianza di genere,  questi gli obiettivi delle protagoniste di Girls’ War, docu-film in concorso al Terra di Tutti.

Le protagoniste del film sono le eredi di un movimento rivoluzionario curdo fondato da Sakine Cansiz nel 1976. Una donna che era l’incarnazione del volto femminista del movimento, una donna che sputò in faccia al suo torturatore, e che, in carcere, quando le tagliarono i seni non urlò. “Come militante di una giusta causa –affermò- mi sarei vergognata di dire anche solo «Ah»”. Assassinata a Parigi nel 2013, Sakin Cansiz ha lasciato un’importante eredità ideologica che viene oggi portata avanti da centinaia di donne. Militanti che si spostano da Parigi a Kobane, dal Kurdistan a Sinjar per combattere contro l’ISIS.

Vedremo tutto questo nel film Girls’ War domenica 16 ottobre al Cinema Lumière, alla presenza di chi ha conosciuto queste donne. Sarà infatti con noi la regista Mylène Sauloy.

Mylène Sauloy ha studiato architettura e svolto un Master in Scienze Sociali alla Sorbona. Fondatrice e leader del progetto Marcho Doryila – Solidarietà culturale con la Cecenia, il Caucaso e l’America Latina, è regista e camera woman, ha lavorato per numerose emittenti televisive francesi, come ARTE, Canal Plus, France 3, e collaborato alla realizzazione di molti reportage.