Il film si basa sulla storia vera di quattro bambini mozambicani raccontata attraverso i loro disegni. Dopo la partenza della madre, Arnaldo è accolto dal padre a Moamba, e insieme al fratello minore viene costretto a lavorare nella produzione di carbone. A quattordici anni Arnaldo tenta la fuga in Sud Africa, ma è catturato al confine. Fernando, affidato dalla madre ad altri componenti della famiglia per lavorare, si ricongiunge a lei e al patrigno dopo una fuga. Belucha e Lina, rispettivamente di otto e sei anni, scappano da chi li maltratta, cercando di ritrovare la madre e la sorella. Carla, che si occupa dell’integrazione di questi bambini è il quinto protagonista della storia.  La sua volontà di cambiare il mondo e proteggere questi bambini si scontra col limite della crudele realtà.

Isabel Noronha è film maker e psicologa. Dopo aver lavorato al Mozambique National Institute per molti anni, crea insieme ad altri operatori del cinema la prima cooperativa di produzione di cinema in Mozambico. Partecipa inoltre alla creazione dell’Associazione Mozambicana Filmmakers. Attualmente combina la sua carriera accademica come psicologa al suo lavoro da regista.

Vivian Altman, nato a São Paulo, Brazil nel 1961, dopo la laurea presso la Scuola del Cinema realizza numerosi corti di animazione come animatore, scultore e regista. Vive in Francia dal 1988. È co-regista di numerose pellicole, tra el quali Espelho meu, vincitore del primo premio della Giuria del Documenta Madrid 2011 e di Salani, focalizzato sulla tratta di esseri umani, per Save the Children.