Nel 1981 il ventiduenne George Azar, scrittore americano di origini libanesi, attraversa il confine siriano ed entra in Libano. Porta con sè una macchina fotografica da meno di 100 dollari e il desiderio di modificare il quadro dipinto dai media americani sul mondo arabo. Inizia così il suo reportage fotografico. Dopo pochi mesi Israele attacca il Libano: scoppia una delle guerre più sanguinose del Medio Oriente. Immerso improvvisamente in un mondo fatto di sparatorie e terrore, in una città sconosciuta, George documenta per tre anni la guerriglia dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), l’opera di giovani cecchini e la vita quotidiana dei civili in quella che presto diventerà una delle più sanguinose estati del moderno Medio Oriente. Oggi, trenta anni dopo, George torna a Beirut e ripercorre i suoi passi alla ricerca delle storie e delle persone nascoste dietro alle sue immagini più emblematiche. 

Mariam Shahin è scrittrice, regista e produttrice di documentari dal 1988. Nel 2002 vince il premio Australian Walkley Award for Current Affairs Reporting per aver documentato l’assedio di Jenin. Produce "Gaza Fixer", tra i nominati al Rory Peck Award nel 2007 e "Two school in Nablus", vincitore dell’inglese Royal Television Society Education Award e del Japan Prize in Education. Nel 2012 "Free Running Gaza" vince in occasione dell'Al Jazeera International Documentary Film Festival.

George Azar documenta da trenta anni il Medio Oriente in veste di fotografo e documentarista. Regista di "Gaza Fixer", di "Two school in Nablus" e di "Free Running Gaza", ha realizzato più di quaranta film ed episodi di programmi televisivi in veste di regista e cineoperatore. I suoi scatti sono stati pubblicati sulle copertine di giornali tra i quail New York Times, International Herald Tribune, The Economist, Newsweek, The Philadelphia Inquirer.